Bangkok, 30 marzo 2025 – Mentre si svolge la seconda notte di operazioni di ricerca e soccorso sul sito del crollo dell'edificio di 30 piani del nuovo Office of the Auditor General (OAG) nel distretto di Chatuchak a Bangkok, si è radunato un insolito mix di spettatori. La struttura, ridotta a un cumulo di macerie appiattite, soccombette a un potente terremoto di magnitudo 7.7 con epicentro a Mandalay, Myanmar, approssimativamente alle 1:20 del 28 marzoIl disastro ha lasciato un bilancio devastante: numerose vittime e persone disperse sono state segnalate.
Secondo i media thailandesi, dopo una giornata soffocante con temperature prossime ai 40°C (104°F), la scena si è trasformata con il calare della notte. Residenti locali, civili curiosi, influencer dei social media, YouTuber e TikToker, sia thailandesi che stranieri, si sono riversati sul posto, unendosi ai media professionisti e ai parenti sconvolti degli scomparsi. Molti hanno trasmesso in streaming live gli sforzi in corso, trasmettendo l'atmosfera tesa al pubblico di tutto il mondo, con le telecamere posizionate appena oltre le barriere erette dalle autorità.
Il terremoto, uno dei più forti che hanno colpito la regione negli ultimi anni, ha avuto ripercussioni in tutta la Thailandia, con effetti fortemente avvertiti nella capitale.
I giornalisti presenti sulla scena hanno notato una mancanza di apparente controllo della folla al centro di comando, senza alcun processo di screening per distinguere tra media, parenti e astanti. Ciò ha creato un ambiente caotico, complicando il lavoro delle squadre di soccorso e dei reporter nello spazio ristretto. Diversi organi di stampa hanno chiesto una migliore organizzazione, suggerendo che le autorità designino zone specifiche per la stampa, le famiglie e i funzionari per semplificare le operazioni.
La presenza di influencer sui social media ha aggiunto un tocco moderno alla tragedia. Armati di smartphone e luci portatili, raccontano gli eventi in corso ai follower, alcuni offrendo preghiere e aggiornamenti, altri speculando sulla causa del crollo. Mentre la loro copertura ha amplificato la consapevolezza globale, ha anche acceso un dibattito sull'etica di trasformare un disastro in contenuto.
Alle 12:15 del 30 marzo, le ultime cifre del centro di comando congiunto dipingono un quadro fosco: 80 persone risultano ancora disperse, almeno sette decessi sono stati confermati e otto individui sono rimasti feriti. Le operazioni di soccorso, che coinvolgono personale di emergenza, unità militari e squadre K9, continuano senza sosta per tutta la notte, con i riflettori che perforano l'oscurità mentre setacciano i detriti.